sabato 3 dicembre 2011

Il semaforo blu


Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza Duomo fece una stranezza.
Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi.
"Attraversiamo o non attraversiamo?"
Stiamo o non stiamo?
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu che così blu il cielo di Milano non era mai stato.
In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più prepotenti gridavano:
Lei non sa chi sono io!
Gli spiritosi facevano battute sarcastiche:
"Il verde se lo sarà mangiato il commendatore, per fare una villetta in campagna! il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai giardini pubblici! Con il giallo sapete che ci fanno?Allungano l'olio d'oliva!"
Finalmente arrivò un vigile e si mise in mezzo all'incrocio a districare il traffico.
Un altro vigile cerco la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente.
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare:
"Poveretti! Io avevo dato il via "libera" per il cielo.Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare..."
 
Gli uomini sono abituati, come gli automobilisti, a vivere con la testa china sul volante, badando alla strada, ciascuno chiuso nella sua scatola di ferro, preoccupati del lavoro, del denaro, delle mille "grane" quotidiane.
L'Avvento è come il semaforo blu.
E' qualcosa che ti dice: "Fermati! Stai buttando via un tesoro!
Non c'è solo la terra!
Guarda su! C'è anche il cielo! Tu amico mio puoi anche sognare e se non smetti di farlo, i tuoi sogni possono realizzarsi.”
Ma è una voce esile e molti, spesso, la ignorano …
Buon pomeriggio a tutti, io cerco l'azzurro tra le nubi che guardano curiose gli affanni della mia amata Valdinievole!

Nessun commento:

Posta un commento