venerdì 31 agosto 2012

L'importanza di sbagliare

 
Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d’acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l’affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima di incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l’incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell’incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l’intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capire male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di avere ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite…. Beh, siete fortunati.

da Pastorale Americana di Philip Roth (1997)

Vita


È vero, passiamo nel grande mare della vita, ci sfioriamo appena
senza avere il tempo di dirci qualcosa. E quando il nostro cuore
vorrebbe aprirsi ad un dialogo, è ormai troppo tardi, già è
scesa la sera e non abbiamo più il tempo di ascoltarci.
La vita finisce anche prima che giunga la sera quando non si
riesce più a decifrare il linguaggio dell'amore, questo sublime
sentimento che ci aiuta a superare difficoltà e affanni.
Tutto ci sembrerà più bello quando smetteremo di pretendere di
più dalla vita per qualcosa di meglio che già possediamo in
frammenti, ma che non siamo capaci di ricomporre armonicamente.

-R. Battaglia-

domenica 26 agosto 2012

Felicità


“Crediamo di fare le nostre scelte, di essere razionalmente signori del nostro destino; e invece non siamo mai noi a decidere i momenti in cui ci sentiamo vivi nel profondo, in cui conosciamo davvero la gioia, e ci inebriamo di felicità. E’ un dono che ci viene elargito, ma nessuno sa quando. Sta a noi non rifiutarlo per incertezza o per pavidità.”
 
-Antonia Arslan-

Esperienza


Ho scoperto che molte vie non conducono in alcun luogo, e che tutti i percorsi si assomigliano. La tua esperienza non serve agli altri: è una moneta che uno solo può spendere. Gli altri, la gente, è come me: bagnata dalla pioggia o sferzata dal vento, sconvolta dalla gioia o affogata dalla malinconia.
-Enzo Biagi-

Aforisma


Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.

-A. de Saint-Exupéry-

Vita


La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui l’ultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme, non perché conti di più dei precedenti ma perché una volta inclusi in una vita gli avvenimenti si dispongono in un ordine che non è cronologico ma risponde a un’architettura interna
-Italo Calvino-

Scrivere


Scrivere è difendere la solitudine in cui ci si trova; è un'azione che scaturisce soltanto da un isolamento effettivo, ma comunicabile, nel quale, proprio per la lontananza da tutte le cose concrete, si rende possibile una scoperta di rapporti fra esse. E' una solitudine, però, che non ha bisogno di essere difesa, che non ha bisogno cioè di giustificazione. Lo scrittore difende la sua solitudine, rivelando ciò che trova in essa e in essa soltanto.

- María Zambran -

Cose difficili


E' difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi.
-Gianni Rodari-

Giusto e ingiusto


È un'ingiustizia, però!", ripeteva Calimero, come ci ricorda Jean-Luc Nancy all'inizio della sua piccola conferenza – perché rivolta ai bambini – Il giusto e l'ingiusto, nella quale indaga, appunto, l'idea del giusto.

Quando dite che è giusto dare a ciascuno ciò che gli è dovuto, avete una buona definizione del giusto, eppure sono sicuro che vedete subito dove stanno le difficoltà. Cosa, effettivamente, è dovuto a ciascuno? Ci arriviamo subito, ma anzitutto parliamo di una
prima difficoltà, forse più difficile da cogliere. Dare a ciascuno ciò che gli è dovuto significa in primo luogo far coesistere due principi dietro il termine "ciascuno": un principio di uguaglianza, anzitutto ("ciascuno" è considerato esattamente come tutti gli altri), e un principio di differenza proprio di ciascuna persona, perchè ciò che è dovuto a Nicole forse non è ciò che è dovuto a Said, e ciò che è dovuto a Gael non è necessariamente ciò che è dovuto a Jonathan. Ci sono dunque due principi: uguaglianza e differenza.
Se siete d'accordo proporrò di dire uguaglianza e singolarità.
La singolarità è ciò che è proprio di ciascuno in quanto egli è un essere singolare, in quanto egli è unico.
Uguaglianza e singolarità sono inseparabili nell'idea di giustizia e, al tempo stesso, possono entrare, se non in contraddizione, forse, quanto meno in conflitto.
Questo ci insegna una prima cosa importantissima: il giusto e l'ingiusto si decidono sempre nel rapporto con altri.

- J.L. Nancy -

giovedì 23 agosto 2012

Riflessioni

Per molto tempo crediamo di conoscere la natura dei nostri desideri, delle nostre inclinazioni e dei nostri stati d'animo. Ma poi arriva un attimo in cui un'esplosione assordante ci avverte che viviamo in luoghi diversi da quelli in cui vorremmo vivere, che non ci occupiamo delle cose per cui abbiamo attitudine, che cerchiamo i favori o suscitiamo la collera di persone con cui non abbiamo nulla in comune, mentre ci manteniamo distanti, sordi e indifferenti nei confronti delle persone di cui proviamo nostalgia e a cui siamo legati da un vincolo profondo. Chi non presta ascolto a un tale avvertimento rischia di vivere una vita goffa e dimezzata, senza mai essere veramente se stesso. Non è un sogno, e neanche un "sogno a occhi aperti": è uno strano, rapinoso stato d'animo quello che ci rivela quali siano i nostri compiti, i nostri obblighi e il nostro destino, e che cosa, nella nostra vita, appartenga esclusivamente a noi; questi istanti ci mostrano ciò che vi è di personale nella nostra esistenza, quello che entro i limiti angusti della condizione umana costituisce l'essenza specifica dell'individualità. In tali momenti non mi sono mai attardato a riflettere, ho sempre obbedito al segnale senza la minima esitazione, con la placidità di un sonnambulo.

-Sàndor Marai-

Mi piace pensare che i problemi dell'umanità possano essere risolti un giorno da una congiura di poeti : un piccolo gruppo che si prepara a prendere le sorti del mondo, perchè solo i poeti ormai, solo la gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi..pensare diversamente 

-T. Terzani-

Solitudine e amore


"La capacità di stare soli è la capacità di amare. Potrebbe sembrarti paradossale, ma non lo è. E' una verità esistenziale: solo coloro che sono capaci di stare soli sono capaci di amare, di condividere, di arrivare fino all'essenza più intima
di una persona: senza possederla e senza diventarne dipendenti, senza ridurla a una cosa e senza dipendere da lei, senza esserne assuefatti"

O. Rajneesh - tratto dal film Into the wild

martedì 21 agosto 2012

Quanto dai...quanto riceverai!


...quello che dai...è quello che riceverai...

Un giorno, un ragazzo povero che vendeva merci porta a porta per pagarsi gli studi all'università, si trovò in tasca soltanto una moneta da 10 centesimi, e aveva fame.

Decise che avrebbe chiest
o qualcosa da mangiare nella prossima casa, ma i suoi nervi lo tradirono quando gli aprì la porta una donna stupenda. Al posto di qualcosa da mangiare chiese un bicchiere d'acqua.
Lei pensò che il giovane sembrava affamato, e dunque gli portò un bel bicchiere di latte. Lui lo bevve piano, e allora chiese: "Quanto devo?". "Non mi deve niente", rispose lei. "Mia madre ci ha insegnato che dobbiamo essere sempre caritatevoli con coloro che hanno bisogno di noi". E lui disse: "Allora la ringrazio di cuore!".
Quando Howard Kelly andò via da quella casa, non soltanto si sentì più sollevato, ma anche la sua fede in Dio e negli uomini era diventata più forte. Era stato sul punto di arrendersi e di lasciare gli studi a causa della sua povertà.
Qualche anno dopo la donna si ammalò in modo grave. I medici del paese erano preoccupati. Alla fine la inviarono alla grande città.
Chiamarono il Dott. Howard Kelly per un consulto. Quando lui sentì il nome del paese da dove proveniva la paziente, sentì negli occhi una luce particolare e una gradevole sensazione. Immediatamente il Dott. Kelly salì dalla hall dell'ospedale fino alla stanza di lei.
Vestito con il suo grembiule da dottore entrò a vederla. Capricci del destino, era lei, la riconobbe subito. Ritornò alla stanza determinato a fare tutto il possibile per salvare la sua vita. Da quel giorno seguì quel caso con la maggiore attenzione, lei subì un'operazione a cuore aperto e si recuperò molto lentamente. Dopo una lunga lotta, lei vinse la battaglia!
Era finalmente recuperata! Giacché la paziente era fuori pericolo, il Dott. Kelly chiese all'ufficio amministrativo dell'ospedale che gli inviassero la fattura con il totale delle spese, per approvarla. La ricontrollò e la firmò. Inoltre scrisse qualcosa sui margini della fattura e la inviò alla stanza della paziente.
La fattura arrivò alla stanza della paziente, ma lei aveva paura di aprirla, perché sapeva che avrebbe lavorato per il resto della sua vita per pagare il conto di un intervento così complicato.
Finalmente la aprì, e qualcosa attirò la sua attenzione. Sui margini della fattura lesse queste parole: "Pagata completamente molti anni fa con un bicchiere di latte Firmato: Dott. Howard Kelly".
I suoi occhi si riempirono di lacrime di gioia e il suo cuore fu felice e benedisse il dottore per avergli ridato la vita.

sabato 18 agosto 2012

Amore


E così scegliamo le persone a cui vogliamo stare vicino. E una volta fatta la nostra scelta, quelle persone non le lasciamo più. Anche se facciamo loro del male, le persone che sono ancora con te alla fine della giornata, sono quelle che vale la pena tenersi strette.

-Grey’s Anatomy-

lunedì 13 agosto 2012

Riflessioni


Prima di pensare a cambiare il mondo, fare le rivoluzioni, meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine, scendete prima di tutto nel vostro Cuore, fatevi regnare l'ordine, l'armonia e la pace.
Soltanto dopo, cercate delle Anime che vi assomigliano e passate all'azione.

-Platone-

Amore

 
In principio gli uomini erano l'uno e l'altro, la loro forma era circolare, il loro aspetto intero e rotondo, non generavano per reciproca unione, ma per unione con la terra. Un giorno Zeus, volendo castigare l'uomo senza distruggerlo, lo tagliò in due. Da allora ciascuno di noi è il simbolo di un uomo, la metà che cerca l'altra metà, il simbolo corrispondente. Per curare l'antica ferita, Zeus, dopo averla inflitta, inviò Amore: Amore, fra gli dei l'amico degli uomini, il medico, colui che riconduce all'antica condizione. Cercando di far uno ciò che è due, Amore cerca di medicare l'umana natura.

 -Platone. Simposio-

Amore


"Bisogna somigliarsi un po' per comprendersi, ma bisogna essere un po' differenti per amarsi"

-Paul Bourge-

Persone belle


Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio.
Queste persone hanno una stima, una sensibilità, e una comprensione della vita che le riempie di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore.
Le persone belle non capitano semplicemente; si sono formate.

-Elisabeth Kübler-Ross-

Amore

Basterebbe che gli uomini credessero alla necessità di adempiere all'unico comandamento dell'Amore, così come essi credono oggi alla necessità di compiere questi o quei sacramenti, queste o quelle preghiere; basterebbe che così come credono oggi alla necessità delle loro scritture, dei loro templi, delle raffigurazioni incise sui calici, essi credessero che esiste al mondo un solo santuario indubitabile, l'uomo, e che l'unica cosa che l'uomo non può e non deve profanare e offendere sia ancora e sempre l'uomo stesso, il portatore del principio divino, e diverrebbero impossibili non soltanto le esecuzioni capitali e le guerre ma anche tutte le violenze che l'uomo può fare all'uomo.
 
-Lev Tolstoj-

Riflessioni


"Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuole sentirsi dire. L’uomo della strada accetta ancora vagamente tale dottrina e si comporta di conseguenza. Nel nostro paese (non è lo stesso in tutti i Paesi: non era così nella Francia repubblicana e non è così negli odierni Stati Uniti) sono i liberali ad aver paura della libertà e sono gli intellettuali a voler infangare l’intelletto". 
 
George Orwell. La fattoria degli animal

Libri


« L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire. »

-Daniel Pennac-

Amore

 
E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
 
-Luigi Pirandello-

Riflessioni

 

Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza. 

-Antoine de Saint Exupéry-

 

Riflessioni


Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.
Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio.
Quando urliamo, in realtà abbiamo paura.
In realtà, la realtà non e’ quasi mai come appare.
Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza. 

-Virginia Woolf-

martedì 7 agosto 2012

Ama e fa ciò che vuoi


Sia che tu taccia,
taci per amore.
Sia che tu parli,
parla per amore.
Sia che tu corregga,
correggi per amore.
Sia che tu perdoni,
perdona per amore.
Sia in te
la radice dell’amore,
poiché da questa radice
non può procedere
se non il bene.
Ama e fa ciò che vuoi.

-Sant’Agostino-

Riflessioni

 
Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
 
Alessandro Baricco, da "Castelli di rabbia"

Riflessione


La terra ha musica per coloro che ascoltano.

-William Shakespeare-

Riflessioni

 
"In bilico,
tra santi e falsi dei,
sorretto da un’ insensata voglia di equilibrio…" 
 
(da "Estate", Negramaro)                  

C'è tempo


Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.
C’è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C’è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d’estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l’ora muta delle fate.

C’è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c’era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c’è tempo, c’è tempo c’è tempo, c’è tempo
per questo mare infinito di gente.

[...]
C’è un tempo d’aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c’era un tempo sognato
che bisognava sognare

da "C’è un tempo", Ivano Fossati

Cuore di cane di Fiorella Mannoia


" … imparare le lingue del mondo,
imparare a parlare,
a passare tra la pioggia e la polvere,
tra la terra ed il mare
e che viaggiare non è sempre partire,
partire e tornare,
ma è imparare le lingue degli altri,
imparare ad amare"

-F.Mannoia-

Posto

 
"Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, ad essere felice riendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada.
Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada?, sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto"
 
da "City", Alessandro Baricco

Riflessioni

"Sono molto più paziente con gli altri di quanto non lo sia con me stessa, e mi è molto più facile tirar fuori i lati positivi nelle cose degli altri che non nelle mie.
Sono un tipo così.
E’ un po’ come essere quella superficie ruvida su una scatola di fiammiferi.
Il che mi sta benissimo, intendiamoci.
Meglio essere una scatola di prima qualità che un fiammifero scadente"
da "Norwegian Wood", Murakami Haruki

sabato 4 agosto 2012

I quattro accordi




1. SII IMPECCABILE CON LA PAROLA

Parlate con integrità. Dite solo quello che pensate. Non usate le parole contro di voi o per spettegolare sugli altri. Usate il potere della parola al servizio della
verità e dell'amore.

2. NON PRENDERE NULLA IN MODO PERSONALE

Niente di quello che fanno gli altri è causa vostra. Tutto ciò che fanno è una proiezione della loro realtà, del loro stesso sogno. Diventando immuni alle opinioni e alle azioni degli altri non sarete più le vittime di un'inutile sofferenza.

3. NON SUPPORRE NULLA

Trovate il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che volete davvero. Comunicate con gli altri con la massima chiarezza per evitare incomprensioni, amarezze e drammi. Quest'unico accordo è sufficiente per trasformare completamente la vostra vita.

4. FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO

Il vostro meglio cambia di momento in momento, è diverso se siete sani o ammalati. In qualunque circostanza fate semplicemente del vostro meglio, rinunciando a giudicarvi, a farvi violenza e al rimpianto.
 
 - Don Miguel Ruiz -
 
ed io...aggiungo il 
5. NON GIUDICARE
se non dopo che avrai fatto tanti chilometri con le scarpe e con il bagaglio di chi stai giudicando...