venerdì 20 aprile 2012

Aforisma


"Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze".
 
-Italo Calvino, Il barone rampante-

giovedì 19 aprile 2012

Solo per oggi



Solo per oggi
cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
Solo per oggi
avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,
non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
Solo per oggi
sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.
Solo per oggi
mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi
dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio,
ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo,  così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima.
Solo per oggi,
compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
Solo per oggi
mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò.
E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione.
Solo per oggi
saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi
non avrò timori.
In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell’Amore.
Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

- Papa Giovanni XXIII -

mercoledì 18 aprile 2012

Aforisma


"Ti prego chiamami tesoro adesso mentre piove e l’aria è fredda e sono giorni che cammino senza meta portandoti nel cuore."
 
-Vinicio Capossela-

lunedì 16 aprile 2012

Ridere

 

"Perchè a volte ci vuole il coraggio di essere davvero felici, di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuol coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portar dentro solo il meglio, conservare solo l’essenza della gioia. E quel coraggio ce l’abbiamo dentro, è tutta una questione di scelta."

-Anton Vanligt-

venerdì 13 aprile 2012

Sulla morte


Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.

Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell'eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l'impronta regale?
E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?

Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?

E che cos'è emettere l'estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?
Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

- Kahlil Gibran -

mercoledì 11 aprile 2012


"Chi non vuol ragionare è un fanatico; chi non sa ragionare è uno sciocco; e chi non osa ragionare è uno schiavo".

-William Drummond-

Amo i solitari

 

"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme."

-Charle Bukowski-

Solitudine



“La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice.” 
                               José Saramago

martedì 10 aprile 2012

E' proibito

 

E’ proibito piangere senza imparare,

svegliarti la mattina senza sapere che fare. Avere paura dei tuoi ricordi. E’ proibito non sorridere dei problemi,non lottare per quello che desideri,e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà. E’ proibito non dimostrare il tuo amore fare pagare agli altri i tuoi malumori. E’ proibito abbandonare i tuoi amici,non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto, e chiamarli solo quando ne hai bisogno. E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente fingere davanti alle persone che non ti interessano,essere gentile solo per farti ricordare, dimenticare tutti coloro che ti amano. E’ proibito non fare le cose per te stesso,avere paura della vita e dei suoi compromessi, non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro. E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,dimenticare i suoi occhi e il suo sorriso,solo perché le vostre strade hanno smesso di incontrarsi. Dimenticare il passato e farlo scontare al presente. E’ proibito non cercare di comprendere le persone,pensare che le loro vite valgono meno della tua, non credere che ciascuno tiene il proprio cammino nelle proprie mani. E’ proibito non creare la tua storia,non trovare neanche un momento per chi ha bisogno di te,non accettare che ciò che la vita ti dona, allo stesso modo te lo può togliere. E’ proibito non cercare la tua felicità,non vivere la tua vita positivamente,non pensare che possiamo solo migliorare.Non sentire che, senza di te,questo mondo non sarebbe lo stesso.

Pablo Neruda

Se sei disposto


Se sei disposto a dimenticare ciò che hai fatto per gli altri
e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per te.
Se sei pronto a non tener conto di ciò che la vita ti deve,
ma a prendere nota di ciò che tu devi alla vita.
Ma soprattutto, se riesci a capire che tu sei negli altri
e gli altri sono in te e che la cosa più importante della vita
non è ciò che riuscirai a prendere da essa,
ma ciò che riuscirai a darle….
Allora avrai imparato a vivere.

-Omar Falworth-

lunedì 9 aprile 2012

BALLATE COME SE NESSUNO VI GUARDASSE

 

Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo.
Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o quello, e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato questa età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.
Ma se non conduciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovrete sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere di essere felici, qualunque cosa accada.

Una delle mie citazioni preferite ha per autore Alfred Souza: "Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora del tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita."

Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c'è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo.
Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.
E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 kg, di prendere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente.

La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.
Lavorate come se non aveste bisogno di soldi.
Amate come se non doveste mai soffrire.
Ballate come se nessuno vi guardasse.

-Daisaku Ikeda-

Vorresti essere amata


Vorresti essere amata? E tu fa che il tuo cuore
non si discosti dal sentiero di ora!
Essendo ogni cosa che ora tu sei,
non esser mai altro che non sei.
Così i tuoi cortesi modi di vita,
la tua grazia, la tua più che bellezza
saranno un tema d'elogio senza fine,
e l'amore - non altro che un puro dovere.
 
-Edgar Allan Poe-

domenica 25 marzo 2012

Vita


La vita si vive nell'incertezza, per quanto ci si sforzi del contrario. Ogni decisione è condannata a essere arbitraria; nessuna sarà esente da rischi e assicurata contro insuccesso e rimpianti tardivi.
Per ogni argomento a favore di una scelta si trova un argomento contrario non meno pesante.
-Z. Bauman, L'arte della vita-

Vita


La vita, se è vita umana - la vita di un essere dotato di volontà e libertà di scelta - non può non essere un'opera d'arte. Volontà e scelta lasciano la propria impronta sulla forma di vita, per quanto si
tenti di negarne la presenza e/o di nasconderne il potere attribuendo il ruolo di causa alla presunta presenza schiacciante di forze esterne che impongono l'"io devo" dove avrebbe dovuto esserci l'"io voglio" e restringono in tal modo il ventaglio delle scelte plausibili.

-Z. Bauman, L'arte della vita-

Vita


Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.

-S. Jobs, fondatore di Apple-

lunedì 19 marzo 2012

Se tu credi...


Se tu credi che un sorriso è più forte di una lacrima,
se tu credi che alla potenza di una mano offerta,
se tu credi che quello che unisce gli uomini
è più forte di quello che divide,
se tu credi che l'essere diversi
costituisce una ricchezza e non un pericolo,
se tu preferisci la speranza al sospetto,
se credi che devi fare il primo passo anziché gli altri,
allora la pace verrà.
Se lo sguardo di un bambino riesce ancora
a disarmare il tuo cuore,
se l'ingiustizia fatta agli altri ti suscita ribellione
come se l'avessi subita tu stesso,
se per te l'estraneo è un fratello che ti viene presentato,
se sai donare gratuitamente un po' del tuo tempo per amore,
se sai accettare che un altro ti renda un servizio,
se dividi il tuo pane e sai aggiungere un po' del tuo cuore,
se credi che il perdono va più lontano della vendetta,
allora la pace verrà
Se puoi ascoltare gli infelici che ti fanno perdere tempo
e conservare il sorriso,
se sai accettare la critica ed approfittarne
senza respingerla e difenderti,
se sai accogliere un consiglio diverso dal tuo e adottarlo,
se ti rifiuti di versare sul petto altrui la tua colpa,
se per te la collera è una debolezza e non una prova di forza,
se tu preferisci essere abbandonato
anziché fare torto a qualcuno,
se tu rifiuti che dopo di te venga il diluvio,
se ti schieri dalla parte del povero e dell'oppresso
senza pretendere di essere un eroe,
se tu credi che l'amore è la sola forza della discussione,
se tu credi che la pace sia possibile,
allora la pace verrà.
-P. Gilbert-

LA CONQUISTA DELLA PENNA D’AQUILA


In un villaggio indiano, il consiglio dei saggi ha deciso che la "prova di forza e coraggio" che i giovani indiani dovranno superare l'indomani, consiste nel raggiungere in canoa la riva opposta del lago dove, in un posto segreto, e' nascosta una penna d'aquila dorata: chi la troverà, avrà vinto .
Il mattino dopo, tutti sono indaffarati nei preparativi. Quand'ecco arrivare  Falco Stanco, un vecchio indiano che abita dall'altra parte del lago. Egli si avvicina ai ragazzi e dice loro:"Devo tornare dalla mia tribù. Se dovessi fare il giro del lago a piedi non arriverei che a notte inoltrata. Qualcuno di voi mi potrebbe portare sulla sua canoa?".
Tutti, chi prima, chi poi, si scusano dicendo che per via della gara, hanno fretta di arrivare per primi.
Ma uno di loro, Penna Bianca, non sa dirgli di no.
Viene dato il segnale di partenza e tutti balzano sulle loro canoe.  E' iniziata la grande prova.
Un po' più di fatica fa Penna Bianca che deve remare per due; la sua canoa e' più pesante, ora che con lui c'e' anche Falco Stanco.
Gli altri commentano la sua poca furbizia. Proprio lui che e' tra i ragazzi più abili e coraggiosi.
Anche Penna Bianca, vedendosi indietro, teme che arriverà troppo tardi. Ma poi guarda Falco Stanco che sorride felice e sente interiormente una voce che lo rassicura:"Hai fatto bene, Penna Bianca, hai fatto bene!".
Uno dopo l'altro tutti arrivano e corrono a cercare nei posti più impensati la "penna d'aquila dorata".
Arriva anche Penna Bianca. Teme che ormai i suoi compagni abbiano scovato il prezioso trofeo. Ma nessuno ancora l'ha trovato.
Saluta Falco Stanco e  corre anche lui alla caccia.
Ma il vecchio indiano lo trattiene:" Ieri sera, Bisonte Nero, il grande capo, mi ha detto:"A quello dei piccoli indiani che ti porterà sull'altra sponda, consegnerai questa!"
E tira fuori, da sotto il suo poncho, fra lo stupore di tutti, una...meravigliosa penna d'aquila; la penna d'aquila dorata!"
"Sì- continua Falco Stanco, mettendo una mano sulla spalla di Penna Bianca- hai vinto la prova perché cio' che più vale nella vita e' la forza dell'amore e tu hai dimostrato di averla quando mi hai  preso sulla tua canoa".
Se fai attenzione, t'accorgerai che chi ti sta accanto ha per te la "chiave di casa"; non puoi ignorarlo.

venerdì 16 marzo 2012

proverbio cinese


“Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.”

-proverbio cinese-

Successo


"L’uomo energico
L’uomo di successo, è colui che riesce,
a forza di lavoro, a trasformare in realtà
le sue fantasie di desiderio."
-S. Freud-

Successo


 Quando sei entusiasmato dal successo di un’altra persona, significa che sei sulla buona strada per ottenere il tuo.
Il successo non dipende dal compimento; la misura del successo nella vita non coincide con l’ottenimento di denaro o cose materiali.
La misura del successo corrisponde decisamente alla quantità di gioia che provi.
-Esther & Jerry Hicks-

venerdì 2 marzo 2012

Tempo


"Qualcuno una volta mi ha detto che il tempo è un predatore che ci aspetta al varco per tutta la vita, ma io credo che il tempo sia un amico che ci accompagna e ci ricorda di godere di ogni istante, perché quell’istante non tornerà mai più. Quello che ci lasciamo alle spalle è meno importante di come abbiamo vissuto. Dopo tutto Numero Uno, siamo solo mortali."

Jean Luc Picard, Star Treck

Rabbia


"La prossima volta che incontrate qualcuno che irritato o furioso o magari arrogante, ironico, che trova da ridire su tutto, o che comunque ha perso la calma, allora cercate di ricordare che: una persona che si sente bene non ha mai alcun bisogno di attaccare o di mettere in ridicolo nessun altro.
Non ditelo all’altra persona tenetevelo per voi e incomincerete a vedere costui o costei in una nuova luce".

-Kay Pollak- Nessun incontro è un caso

Controllo


"Non c’è niente di più facile da controllare
di una persona infelice.
Non c’è niente di più incontrollabile
di una persona felice".

La Fisica dell’Anima di Fabio Marchesi

Caos


Tutti i miti della creazione hanno inizio dal caos: e il caos è la realtà data, la condizione necessaria perchè qualcosa di nuovo possa emergere. Una crisi personale è un microcosmo del caos primordiale e dei requisiti per la creazione. Quando le circostanze mettono a soqquadro la nostra vita, è segno che qualcosa è pronto per nascere.

-David Richo-

giovedì 1 marzo 2012

Le persone più belle


Le persone più belle non sono quelle perfette,
ma sono quelle speciali, uniche, vere, imperfette.
Quelle che sono cadute e hanno avuto la forza d’animo di rialzarsi,
di riprovarci ogni volta.
Quelle che hanno conosciuto il dolore ed hanno le cicatrici nell’anima;
che sta a noi saper vedere perché loro non ce le mostreranno mai.
Non ci verranno mai a cercare,
perché queste persone sono gentili e discrete.
Sono convinte di non possedere verità da rivelarci
e non urlano ma sussurrano sempre parole gentili
E sanno ascoltarci.
Le persone speciali sono quelle che nella vita
ci sembra di incontrare per caso.
Ma noi sappiamo che non è così

-A. Degas-

lunedì 27 febbraio 2012


Ho sempre pensato che la musica dovrebbe essere solo lo straripare di un grande silenzio.
-Marguerite Yourcenar-


Il fiume del divenire


E tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.

- H.Hesse -

martedì 21 febbraio 2012

La primavera in mare


Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all’alba, lucciole alla sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola,
che qualcuno invisibile, là, falcia
e ammucchia il fieno
in cumuli di fresche nuvole.
si perdon le correnti
come le pallide strade
tra le siepi dei venti,
da cui sembra venire, nella pioggia,
come un amaro odore
di biancospino in fiore.
E certo, nella valle più lontana,
un pastore instancabil tonde
il suo gregge infinito di onde,
tanta è la lana
che viene a spumeggiare sulla riva.
Verdognolo e lillastro, come l’arcobaleno
gemmeo elastico refrigerante:
d’accordo con il cielo
profondo arioso concavo specchiante,
come il cristallo con il fiore;
tutto abbandoni e improvvise malinconie,
come il primo amore.
Così fresco ed azzurro,
come se trasparissero
dalla sua limpidità
le sue tacite foreste
sottomarine
avvinghiate di alghe serpentine;
quest’edera senza foglie;
scorse dai freddi scivolii
di pesci di maiolica e d’argento,
alati come uccelli muti,
tra i coralli irrigiditi:
questi peschi sempre fioriti.
Son le rondini, fisse, le conchiglie.
E le lucciole, enormi, son le seppie morte,
lanterne sorde
di palombari annegati,
fari di naufraghi pericolati.
Una barca, con un’immensa vela,
sembra qualche straccione
fermo in un crocevia sotto l’ombrello
in attesa che passi l’acquazzone.
Corrado Govoni

lunedì 20 febbraio 2012

Amore


L'amore non è una cosa che si può avere, bensì un processo, un'attività interiore di cui si è il soggetto.
Posso amare, posso essere innamorato, ma in amore non ho un bel niente.
In effetti meno ho e più sono in grado di amare.
-E.Fromm-

L'amore


L'amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un'attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un "oggetto" d'amore. Se una persona ama solo un'altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egoismo portato all'eccesso. Eppure la maggior parte della gente crede che l'amore sia costituito dall'oggetto, non dalla facoltà di amare. Infatti essi credono perfino che sia prova della loro intensità del loro amore il fatto di non amare nessuno tranne la persona "amata". Poichè non si vede che l'amore è un'attività, un potere dell'anima, si ritiene che basti trovare l'oggetto necessario e che, dopo ciò,"tutto vada da sè". Questa teoria può essere paragonata a quella dell'uomo che vuole dipingere ma che, anziché imparare l'arte sostiene che deve solo aspettare l'oggetto adatto, e che dipingerà meravigliosamente non appena lo avrà trovato.
Se io amassi veramente una persona, io amerei il mondo, amerei la vita. Se posso dire ad un altro"Ti amo", devo essere -in grado di dire"Amo tutti in te, amo il mondo attraverso di te, amo in te anche me stesso".
-Eric Fromm-

lunedì 13 febbraio 2012

dal libro "Il profeta. Sabbia e schiuma"....


Voi lavorate per stare al passo della terra e dell'anima della terra.
Giacché essere pigri è estraniarsi dalle stagioni, uscire dalla processione della vita che solenne e in fiera sottomissione avanza verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto nel cui cuore il mormorio delle ore diviene musica.
Chi tra voi ambirebbe essere una muta canna silente, quando ogni altra cosa canta all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che lavorando esaudite una parte del sogno più remoto della terra, a voi affidato allorché quel sogno nacque,
e sostenendovi con la fatica voi in verità state amando la vita,
così, l'amarla sforzandovi nel lavoro è entrare in comunione col suo più riposto segreto.
Ma se nella vostra pena definite il nascere un'afflizione e il sostentamento della carne una maledizione scritta in fronte, allora vi rispondo che nulla fuorché il sudore della fronte potrà cancellare quel che vi sta scritto.
Vi è stato anche detto che la vita è tenebra, e nella stanchezza fate eco a ciò che gli stanchi han detto.
Ma io vi dico che la vita è invero tenebra se manca il desiderio.
E ogni desiderio è cieco se manca la conoscenza,
e ogni conoscenza è vana se manca il lavoro,
e ogni lavoro è vuoto se manca l'amore;
e quando lavorate con amore voi vincolate voi stessi a voi stessi, e l'uno all'altro, e a Dio.
Cos'è, lavorare con amore?
È tessere un panno con fili del vostro cuore, come se quel panno fosse per chi voi amate.
È costruire con affetto una casa, come se ad abitarvi dovesse entrarci chi voi amate.
È spargere i semi con tenerezza e poi raccogliere nella gioia, come se a mangiare di quei frutti dovesse essere chi voi amate.
È impregnare tutto ciò che voi fate con un alito del vostro spirito,
sapendo che tutti i venerati morti vi stanno intorno e v'osservano.
Sovente vi ho sentiti dire, come parlando nel dormiveglia: "Colui che lavora il marmo e scavandolo trova l'immagine della propria anima, è più nobile di chi ara la terra.
E colui che afferra l'arcobaleno e lo stende su una tela nell'effigie dell'uomo, vale più di chi foggia i nostri calzari".
Ma io vi dico, non nel dormiveglia ma nel desto e vigile fulgore del meriggio: il vento parla con dolcezza eguale alla quercia gigante e all'ultimo dei fili d'erba;
grande è soltanto colui che trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore visibile.
E se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere ai cancelli del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.
Se difatti cuocete il pane nell'indifferenza, voi preparate un pane amaro che poco sfama l'uomo.
E se di malavoglia pigiate l'uva, nel vino il vostro sentimento distilla un veleno.
E se pure cantate come angeli, ma senza amare il canto, rendete l'uomo sordo alle voci del giorno e a quelle della notte.

- Kahlil Gibran -
dal libro "Il profeta. Sabbia e schiuma"

domenica 12 febbraio 2012

La Vita è..


“La vita è:
1.RETTA CONOSCENZA, che vi da gli strumenti necessari per il vostro viaggio.
2.SAGGEZZA, per usare la conoscenza accumulata nel modo che meglio servirà alla scoperta della vostra presenza e del vostro presente.
3.COMPASSIONE, per accettare glia altri, che possono avere una mentalità diversa dalla nostra, con gentilezza e comprensione, mentre con loro e in mezzo a loro percorrete la vostra strada.
4.ARMONIA, per accettare il flusso naturale della vita.
5.CREATIVITÀ, per aiutarvi a capire e a riconoscere nuove alternative e sentieri inesplorati.
6.FORZA, per resistere alla paura e continuare ad avanzare senza garanzie di ricompensa.
7.PACE, per mantenervi centrati.
8.GIOIA, per permettervi di cantare a di ridere e di danzare lungo l’intero cammino.
9.AMORE, che sarà ala vostra guida costante verso il più alto livello di conoscenza di cui è capace l’uomo.
10.UNITÀ, che ci porta al punto di partenza… il luogo dove noi siamo uniti a noi stessi e a tutte le cose .”
Leo Buscaglia

giovedì 9 febbraio 2012

13 Spunti per la vita



1 -Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
2 -Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
3 -Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.
4 -Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
5 -Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
6 -Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
7 -Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
8 -Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
9 -Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
10-Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
11-Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
12-Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
13-Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
"TUTTO QUELLO CHE ACCADE, ACCADE PER UNA RAGIONE"
-Gabriel García Márquez-

mercoledì 8 febbraio 2012

Riflessione


“Andando dove devi andare, e facendo quello che devi fare, e vedendo quello che devi vedere, smussi e ottundi lo strumento con cui scrivi. Ma io preferisco averlo storto e spuntato, e sapere che ho dovuto affilarlo di nuovo sulla mola e ridargli la forma a martellate e renderlo tagliente con la pietra, e sapere che avevo qualcosa da scrivere, piuttosto che averlo lucido e splendente e non avere niente da dire, o lustro e ben oliato nel ripostiglio, ma in disuso…”
Ernest Heminguay

Vecchio


"Un uomo diventa vecchio quando i suoi rimpianti prendono il posto dei suoi sogni.”
-John Barrymore-

martedì 7 febbraio 2012

Riflessione


“Quando siete felici guardate nella profondità del vostro cuore e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia è soltanto ciò che prima vi ha dato dispiacere. Quando siete addolorati guardate nuovamente nel vostro cuore e vedrete che in verità voi state piangendo per ciò che prima era la vostra delizia.”
-Kahlil Gibran-

Il viaggio


   Il viaggio crea la meta. La meta non è starsene seduti alla fine del viaggio, il viaggio la crea a ogni passo. Il viaggio è la meta. Il viaggio e la meta non sono separati, non sono due cose. La meta e i mezzi per giungervi non sono due cose. La meta si estende lungo tutto il viaggio; tutti i mezzi contengono in sé la meta. Quindi, non perdere mai la possibilità di amare, di essere vivo, di essere responsabile, di impegnarti, di coinvolgerti. Non essere un codardo. Confrontati con la vita, affrontala. Allora, piano piano, qualcosa dentro di te si cristallizzerà.
-Osho-

lunedì 6 febbraio 2012

nodo


“Non si può sciogliere un nodo tirando con forza. Nello stesso tempo una situazione complessa si risolve solo penetrandovi con dolcezza.”
-Tratto da I Ching-

domenica 5 febbraio 2012

Riflessione


Non si sceglie di avere una persona accanto
per peggiorare la propria vita,
ma per migliorarla.
E se l'Amore non porta a questo
o non è amore o è un amore 'malato' . 
              -  Osho -                                       

Vita...


“Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura.”

-Paulo Coelho-

La Vita è..


“La vita è:
1.RETTA CONOSCENZA, che vi da gli strumenti necessari per il vostro viaggio.
2.SAGGEZZA, per usare la conoscenza accumulata nel modo che meglio servirà alla scoperta della vostra presenza e del vostro presente.
3.COMPASSIONE, per accettare glia altri, che possono avere una mentalità diversa dalla nostra, con gentilezza e comprensione, mentre con loro e in mezzo a loro percorrete la vostra strada.
4.ARMONIA, per accettare il flusso naturale della vita.
5.CREATIVITÀ, per aiutarvi a capire e a riconoscere nuove alternative e sentieri inesplorati.
6.FORZA, per resistere alla paura e continuare ad avanzare senza garanzie di ricompensa.
7.PACE, per mantenervi centrati.
8.GIOIA, per permettervi di cantare a di ridere e di danzare lungo l’intero cammino.
9.AMORE, che sarà ala vostra guida costante verso il più alto livello di conoscenza di cui è capace l’uomo.
10.UNITÀ, che ci porta al punto di partenza… il luogo dove noi siamo uniti a noi stessi e a tutte le cose .”

-Leo Buscaglia-

mercoledì 1 febbraio 2012

Niente è banale per chi non è banale.

 
Niente è banale per chi non è banale.
Non c’è ripetizione per chi riesce a crescere ogni giorno,
per chi non si accontenta di se stesso e, instancabile, ritocca,
corregge, amplia, mette a punto, azzarda, scopre.
Bisogna essere irrequieti...
Bisogna viverlo con un certo fervore il tempo,
come fosse tutto utile, tutto buono, tutto necessario...
Essere esigenti: con se stessi, con gli altri.
Essere a disagio, sentirsi strani, sentirsi diversi.
Sentire l’ingiustizia, come un fastidio, come un impedimento all’armonia.
Sentire il privilegio quasi come un peso, un obbligo ad acquisire meriti.
Felici e scontenti. Scontenti anche di essere felici.
Credo ancora, con consapevole tensione, nella parabola dei talenti.
Credo che il privilegio obblighi a qualcosa.
Credo che non possa vantare diritti chi non si dà doveri...
Ma non è l’ambizione l’antidoto all’immobilità,
al pensar corto per paura che troppo rapidamente tutto scorra
e ti possa travolgere.
L’antidoto più sicuro è l’attenzione.
L’attenzione scompone il tempo in tanti singoli momenti,
e ad alcuni regala una magica durata,
ad altri la puntiforme felicità della visione.
Vivere attentamente è vivere al presente,
attrezzandosi contemporaneamente per il dopo...
Guardare fuori, guardarsi dentro...
Vedo la gente soffrire per questa foga di rallentare il tempo.
Vedo discriminati i vecchi.
Vedo i ragazzi acciambellati sotto il tetto paterno a ventinove anni,
come gatti di casa decrepiti,
senza voglia di dar la caccia ai topi o andar per tetti.
Vedo me stessa, mentre provo a distendere le rughe sotto gli occhi,
e te preoccupato di quello che ti aspetta.
Voglio dirti che non è brutto crescere.
Neppure nella tetra variante di invecchiare.
Non è brutto. Perdi di leggerezza, acquisti peso
Ma il peso è stabilizzante. Non è male.
E non viene necessariamente per nuocere.
Crescere è accumulare. È ricchezza.
È il succedersi delle esperienze.
Se si ricorda di non dimenticare le trafitture di delusioni o i dubbi,
è quell’arte meravigliosa di imparare che, fino alla fine,
può mantenerci umani, può spalancare i cancelli
che separano un’età dall’altra e rendono così dolorosi i passaggi...
Non c’è trucco. È come una disciplina quotidiana.
Cercare lo stupore...
Nessuno sa, di quelli che credono di sapere.
Tutto è ancora possibile...
-Lidia Ravera-

sabato 28 gennaio 2012

Riflessione..


Non perdete tempo a sospirare dietro a cose straordinarie, impossibili, non aspettate sognando che vi spuntino ali angeliche. Non disdegnate di essere un fioco lumicino, non tutti possono essere stelle… ma illuminate qualche angolo oscuro facendo luce lì, dove siete. L’umile candela ha la sua funzione, al pari dello splendido sole, e la più umile azione diventa nobile quando è compiuta con dignità. Forse non sarete mai chiamati ad illuminare lontane regioni oscure, perciò assolvete la vostra quotidiana missione brillando lì, dove siete.
-Max Heindel-

giovedì 19 gennaio 2012

La vita

 
Com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama "rispetto".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama "maturità"...
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama "sincerità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso... all'inizio lo chiamavo "sano egoismo"... ma oggi so che questo è "amore di sé".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione". Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è "la vita".
-Charlie Chaplin-

Il ladro che diventò discepolo


Durante le settimane in cui Bankei faceva il suo ritiro di meditazione, gli allievi venivano da tutto il Giappone per assistervi. Nel corso di uno di questi seminari, un allievo fu sorpreso a rubare. L'episodio fu riferito a Bankei con la richiesta che il colpevole fosse scacciato. Bankei ignorò il fatto.
Successivamente l'allievo fu colto di nuovo in flagrante, e anche stavolta Bankei non si curò della faccenda. Questo fece andare in collera gli altri allievi, che presentarono una petizione in cui chiedevano l'allontanamento del ladro, affermando che altrimenti se ne sarebbero andati tutti quanti.
Allorché Bankei lesse la petizione, li convocò tutti. «Voi siete fratelli assennati» disse. «Voi sapete quello che è bene e quello che non lo è. Voi potete andarvene a studiare altrove, se così vi garba, ma questo povero fratello non sa nemmeno distinguere il bene dal male. Chi glielo insegnerà, se non lo faccio io? Lo terrò qui anche se doveste andarvene tutti quanti».
Un fiume di lacrime inondò la faccia del fratello che aveva rubato. Ogni desiderio di rubare era scomparso in lui.