mercoledì 30 maggio 2012
mercoledì 23 maggio 2012
Non fermarti a una stagione!
Non fermarti a una stagione!
Un uomo aveva 4 figli.
Voleva imparassero a non giudicare le
cose troppo velocemente.
Così li mandò uno alla volta a
osservare un albero molto distante da casa....
Il piu' grande andò in inverno, il
secondo in primavera, il terzo in
in estate ... il più giovane in
autunno...
Quando tutti furono tornati chiese loro
cosa avevano visto.
Il grande disse che l'albero era
brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme
e promesse di vita...
Il terzo non era d'accordo; L'albero
era pieno di fiori...profumato e bellissimo...era la cosa più bella
che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un' opinione
ancora diversa...l'albero era carico di frutti e pieno di vita e
realizzazione..
L'uomo spiegò ai suoi figli che tutti
avevano ragione, infatti avevano osservato solo una stagione della
vita dell'albero.
Disse loro di non giudicare un albero o
una persona solo in una stagione..e che l'essenza di ciò che una
persona è.. la gioia, l'amore, la realizzazione che viene dalla vita
possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono
complete.
Se ti arrendi quando è
inverno...perderai la speranza che regala la primavera...la bellezza
della tua estate..la realizzazione del tuo autunno!!!
Morale:
Non lasciare che il dolore di una
stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo.
Non giudicare la tua vita in una
stagione difficile.
Persevera nelle difficoltà..il meglio
deve ancora venire!!!
martedì 22 maggio 2012
Aforisma
"Il nostro errore più grave è quello di cercare di destare in ciascuno proprio quelle qualità che non possiede, trascurando di coltivare quelle che ha."
-Marguerite Yourcenar-
domenica 20 maggio 2012
Costituzione dell'UNESCO, 1945, preambolo
"Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace"
-Costituzione dell'UNESCO, 1945, preambolo-
Un'onesta e fedele divulgazione è la base di ogni seria cultura
«Un'onesta e fedele divulgazione è la base di ogni seria cultura, perché nessuno può conoscere di prima mano tutto ciò che sarebbe, anzi è necessario conoscere». «Tranne pochi settori che
riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l'essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche».
«Una buona divulgazione invita ad approfondire l'originale».
riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l'essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche».
«Una buona divulgazione invita ad approfondire l'originale».
-Claudio Magris-
leggere
Chi vive, vive la propria vita. Chi legge, vive anche le vite altrui. Ma poiché una vita esiste in relazione con le altre vite, chi non legge non entra in questa relazione, e dunque non vive nemmeno la
propria vita, la perde. La scrittura registra il lavoro del mondo. Chi legge libri e articoli, eredita questo lavoro, ne viene trasformato, alla fine di ogni libro o di ogni giornale è diverso da com'era all'inizio. Se qualcuno non legge libri né giornali, ignora quel lavoro, è come se il mondo lavorasse per tutti ma non per lui, l'umanità corre ma lui è fermo. La lettura permette di conoscere le civiltà altrui. Ma poiché la propria civiltà si conosce solo in relazione con le altre civiltà, chi non legge non conosce nemmeno la civiltà in cui è nato: egli è estraneo al suo tempo e alla sua gente. Un popolo non può permettersi di avere individui che non leggono. E' come avere elementi a-sociali, che frenano la storia. O individui non vaccinati, portatori di malattie. Bisogna essere vaccinati per sé e per gli altri. Perciò leggere non è soltanto un diritto, è anche un dovere. Nelle relazioni tra i popoli, la prima e più importante forma di solidarietà è dare informazioni: mai l'altro dev'essere convertito alla nostra supposta superiorità, ma sempre messo in condizioni di scegliere tra le sue informazioni e le nostre. Quando una cultura si ritiene nella fase di superiorità tale che tutte le altre culture devono apprendere da lei, per il loro bene, e lei non può apprendere da nessuna, comincia la sua decadenza.
propria vita, la perde. La scrittura registra il lavoro del mondo. Chi legge libri e articoli, eredita questo lavoro, ne viene trasformato, alla fine di ogni libro o di ogni giornale è diverso da com'era all'inizio. Se qualcuno non legge libri né giornali, ignora quel lavoro, è come se il mondo lavorasse per tutti ma non per lui, l'umanità corre ma lui è fermo. La lettura permette di conoscere le civiltà altrui. Ma poiché la propria civiltà si conosce solo in relazione con le altre civiltà, chi non legge non conosce nemmeno la civiltà in cui è nato: egli è estraneo al suo tempo e alla sua gente. Un popolo non può permettersi di avere individui che non leggono. E' come avere elementi a-sociali, che frenano la storia. O individui non vaccinati, portatori di malattie. Bisogna essere vaccinati per sé e per gli altri. Perciò leggere non è soltanto un diritto, è anche un dovere. Nelle relazioni tra i popoli, la prima e più importante forma di solidarietà è dare informazioni: mai l'altro dev'essere convertito alla nostra supposta superiorità, ma sempre messo in condizioni di scegliere tra le sue informazioni e le nostre. Quando una cultura si ritiene nella fase di superiorità tale che tutte le altre culture devono apprendere da lei, per il loro bene, e lei non può apprendere da nessuna, comincia la sua decadenza.
-Ferdinando Camon-
sabato 19 maggio 2012
Aforisma
"L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo
stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce
facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di
non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".
-Italo Calvino-
-Italo Calvino-
Aforisma
"Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo".
-Virginia Woolf-
venerdì 18 maggio 2012
Le cose più importanti
Le cose più importanti sono le più
difficili da dire.
Sono quelle di cui ci si vergogna,
perchè le parole le immiseriscono - le parole rimpiccioliscono cose
che, finchè erano nella vostra testa, sembravano sconfinate…
E potreste fare rivelazioni che vi
costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire
perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo
dicevate.
Questa è la cosa peggiore, secondo me.
Quando il segreto rimane chiuso dentro,
non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un
orecchio che sappia ascoltare…
-Stephen King-
giovedì 17 maggio 2012
Riflessione
La maggior parte delle persone
non sa amare né lasciarsi amare,
perché è vigliacca o superba,
perché teme il fallimento. Si
vergogna a concedersi a un’altra
persona, e ancor più ad aprirsi
davanti a lei, poiché teme di
svelare il proprio segreto…
Il triste segreto di ogni essere umano:
un gran bisogno di tenerezza, senza la
quale non si può esistere.
non sa amare né lasciarsi amare,
perché è vigliacca o superba,
perché teme il fallimento. Si
vergogna a concedersi a un’altra
persona, e ancor più ad aprirsi
davanti a lei, poiché teme di
svelare il proprio segreto…
Il triste segreto di ogni essere umano:
un gran bisogno di tenerezza, senza la
quale non si può esistere.
-Sándor Márai-
mercoledì 16 maggio 2012
"C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.
Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio".
Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio".
-Milan Kundera-
Puzzle
…solo i pezzi ricomposti assumeranno un carattere leggibile, acquisteranno un senso: isolato, il pezzo di un puzzle non significa niente; è semplicemente domanda impossibile, sfida opaca; ma se appena riesci a connetterlo con uno dei pezzi vicini, ecco che i due pezzi, miracolosamente riuniti, sono diventati ormai uno"
La vita: istruzioni per l’uso - Georges Perec -
La vita: istruzioni per l’uso - Georges Perec -
Scrivimi una lettera
"Scrivimi una lettera fra tanto tempo. Scrivimela a mano, con la tua calligrafia. Prova a mandarmi tanti pezzi di cuore. Scrivimi come stai, dall’inizio alla fine, sei origine e polvere magica. Oppure non scrivere niente, mandami la busta vuota con dentro la tua anima ed io senza scriverti niente, ovunque sarò ti risponderò e tu saprai sempre riconoscerti nelle mie parole, solo tue. C’è un bacio sul tavolo, me l’hai lasciato qui. E ricordati non sempre ma spesso una cosa. La tua vita può vedere tutti i miei desideri perché i miei desideri hanno l’altezza dei tuoi occhi".
-Massimo Bisotti- da “La luna blu”
-Massimo Bisotti- da “La luna blu”
martedì 8 maggio 2012
Se tardi a trovarmi
”Se è tardi a trovarmi, insisti,
se non ci sono in un posto, cerca in un altro,
perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te".
-Walt Whitman-
se non ci sono in un posto, cerca in un altro,
perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te".
-Walt Whitman-
Antonio Gramsci
"Il mio stato d’animo é tale che se anche fossi condannato a morte,
continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell’esecuzione
magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più in
quegli stati d’animo volgari e banali
che si chiamano pessimismo e ottimismo. Il mio stato d’animo sintetizza
questi due sentimenti e li supera: sono pessimista con l’intelligenza,
ma ottimista con la volontà".
-Antonio Gramsci-
La morte a Venezia
"Niente è più
singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si
conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a
tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti
dall’educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola. Fra di loro c’è inquietudine ed esasperata curiosità, l’isteria di un bisogno insoddisfatto, innaturale e represso di conoscersi e di comunicare e soprattutto una sorta di ansiosa attenzione. Infatti l’uomo ama e onora l’uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta".
La morte a Venezia - Thomas Mann
Riflessione
"..lotta non è sinonimo di violenza, ma di passione, decisione non è sinonimo di aggressività, ma di chiarezza, fermezza non è sinonomo di intolleranza ma di responsabilità, coraggio non è sinonimo di mancanza di pragmatismo, ma di visione del futuro e senza futuro non c’è vita, c’è solo una malinconica sopravvivenza da zombie".
-Moni Ovadia-
domenica 6 maggio 2012
Sul lavoro
Allora un contadino disse:
Parlaci del Lavoro.
Parlaci del Lavoro.
E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita,
che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita,
che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto
attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all'unisono?
attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una
maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite
che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo:
tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo:
tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi,
con gli altri e con Dio.
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi,
con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
È tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel
sonno:
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra,
è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana,
è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico,
non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno,
il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra,
è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana,
è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico,
non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno,
il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Kahlil Gibran
sabato 5 maggio 2012
Apice
"È strano, ma ognuno di noi nella propria vita tocca un apice. Una volta raggiunto, non può che scendere. Nessuno però sa dove sia il proprio apice. La linea di confine può presentarsi all’improvviso, quando si crede di essere ancora al sicuro. Nessuno lo sa. Alcuni possono raggiungere quel culmine a dodici anni. Da quel momento in poi la loro vita scorrerà nel più monotono tran tran. Alcuni continuano a salire fino alla morte. C’è chi muore nel suo massimo splendore. Molti poeti e musicisti hanno vissuto in modo febbrile e sono morti a trent’anni per aver bruciato traguardi troppo in fretta. Picasso a ottant’anni passati realizzava ancora quadri pieni di vigore, ed è morto serenamente senza sperimentare il declino. È impossibile conoscere il proprio destino senza averlo percorso fino in fondo".
-Haruki Murakam-
Riflessione
Niente ti prepara per il momento in cui incontrerai la persona capace di cambiarti la vita. Non parlo di incontrare qualcuno, innamorarsi e decidere di mettere su famiglia con tutto quello che ne deriva. Parlo dell’incontro con una persona in grado di alterare, profondamente, il modo in cui vedi la vita e di indirizzarti su un percorso del tutto inaspettato.
-Edward Canfor-
Aforisma
"Se vuoi che giungano presto i giorni che aspetti
non lasciare che si accorgano che li aspetti,
guarda da un’altra parte".
non lasciare che si accorgano che li aspetti,
guarda da un’altra parte".
-Kostas Mondis-
venerdì 4 maggio 2012
Riflessione
"Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi
domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i
dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci
fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in
disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non
chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non
cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella
vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere
raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.”
-B. Russell-
Aforima
"Le
persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi,
delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi"
"Se tu taci, taci per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu
perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell'amore"
-S. Agostino-
mercoledì 2 maggio 2012
Quelle come me
Quelle come me regalano sogni,
Quelle come me donano l’Anima,
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il
rischio
di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti,
quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…
Quelle come me quando amano, amano per
sempre…
e quando smettono d’amare è solo
perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…
Quelle come me girano il mondo
sono caduti nel dimenticatoio
dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di
nuovo…
Quelle come me urlano in silenzio,
Quelle come me sono quelle cui tu
riesci
sempre a spezzare il cuore,
senza chiederti nulla…
Quelle come me si cibano di quel poco e
su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano innosservate,
-Alda Merini-
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