mercoledì 21 settembre 2011

Ha messo chiome il bosco d'autunno.


Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio,sogno e quiete.
Nè scoiattoli,nè civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.
 -B.Pasternak-

L'estate è finita


    Sono più miti le mattine
    E più scure diventano le noci
    E le bacche hanno un viso più rotondo,
    La rosa non è più nella città.

    L'acero indossa una sciarpa più gaia,
    E la campagna una gonna scarlatta.
    Ed anch'io, per non essere antiquata,
    Mi metterò un gioiello.
    -Emily Dickinson-

Autunno



 
L'altra sera, portò via
tante foglie secche il vento.
Quanta pena avranno gli alberi,
questa notte senza stelle.

-Juan R. Jimenez-

Autunno


Si dà di primo autunno un tempo
meraviglioso e breve:
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere...
L'aria è deserta, uccello più
non s'ode,ma son lontane ancora le bufere invernali,
e il puro e caldo azzurro si rovescia sulla campagna
che riposa.

-Fedor Tjutcev-

giovedì 15 settembre 2011

"Saggezza"




Io che ho deciso di amare l'umanità
invece degli uomini,

di amare le contraddizioni della vita,
le impossibilità.

Io che sono diventata una bella e attempata
filosofa, quando improvvisamente

il telefono suona, la sua voce
mi solletica il collo.

O mi prende in giro, mi chiama
ochetta
e il mio cuore sbanda.

Quello che amiamo di un'altra persona
è la vita che ha dentro;
per questo non dobbiamo mai
cercare di possederlo.
-Janice Kulyk Keefer-

sabato 10 settembre 2011

L’amore a mano aperta


Io non ti do il mio amore come fanno
le altre ragazze, in uno scrigno freddo
d’argento e perle, né ricco di gemme
rosse e turchesi, chiuso, senza chiave;

né in un nodo, e nemmeno in un anello
lavorato alla moda, con la scritta
‘semper fidelis’, dove si nasconde
un’insidia che ottenebra il cervello.

L’Amore a mano aperta, questo solo,
senza diademi, chiaro, inoffensivo:
come se ti portassi in un cappello

primule smosse, o mele nella gonna,
e ti chiamassi al modo dei bambini:
- Guarda che cos’ho qui! – Tutto per te -
-Edna St. Vincent Millay-

lunedì 5 settembre 2011

Elogio dei sogni


In sogno
dipingo come Vermeer.
Parlo correntemente il greco
e non solo con vivi.
Guido l'automobile,
che mi obbedisce.
Ho talento,
scrivo grandi poemi.
Odo voci
non peggio di santi autorevoli.
Sareste sbalorditi
dal mio virtuosismo al pianoforte.
Volo come si deve,
ossia con le mie forze.
Cadendo da un tetto
so planare dolcemente sul verde.
Non ho difficoltà
a respirare sott'acqua.
Mi rallegro di sapermi sempre
svegliare prima di morire.
Non appena scoppia una guerra
mi giro sul fianco preferito.
Sono, ma non devo
esserlo, una figlia del secolo.
Qualche anno fa
ho visto due soli.
E l'altro ieri un pinguino
con assoluta chiarezza.
-Wislawa Szymborszka-

"I difetti"


Alto e trionfante, ben diritto e puntato verso il cielo, un mandorlo dominava sull'orto.
Era felice quando le leggiadre cocorite dai vivaci colori o le cinciallegre eleganti e signorili si rincorrevano sui suoi rami; ospitava con gioia cardellini, usignoli e altri uccelli canterini.
Ma un giorno si posò su uno dei suoi rami un'upupa.
L'uccello appoggiò l'orecchio alla corteccia dell'albero e percepì il formicolio delle minuscole ma voraci larve che abbondavano sotto la scorza.
Infilò il suo lungo becco ricurvo nel tronco del mandorlo, cominciò a estrarre le larve e divorarle.
Il mandorlo precipitò in una cupe tristezza.
Quell' uccello squallido, che frugava con il becco nella sua corteccia e rovinava la sua perfetta bellezza, era veramente insopportabile.
Il superbo mandorlo fece di tutto per scacciare l'upupa, che finalmente un giorno volò via.
Da quel momento le piccole larve poterono ingrassare in pace e lentamente invasero tutto il tronco.
Bastò un colpo di vento, una sera, a schiantare l'orgoglioso mandorlo.

Se "qualcuno ti becca sotto la pelle",mostrandoti difetti e manchevolezze, non arrabbiarti.
Ringrazialo e accogli le sue parole, sono un tesoro che sta a te valorizzare..

giovedì 1 settembre 2011

Settembre


Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l'estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d'oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l'estate dentro il suo morente sogno.
S'attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.
-H.Hesse-

Gli anni


Le mattine dei nostri anni perduti
i tavolini nell’ombra soleggiata dell’autunno,
i compagni che andavano e tornavano, i compagni
che non tornarono più, ho pensato ad essi lietamente.
Perché questo giorno di settembre splende
così incantevole nelle vetrine in ore
simili a quelle d’allora, quelle d’allora
scorrono ormai in un pacifico tempo,
La folla è uguale sui marciapiedi dorati,
solo il grigio e il lilla
si mutano in verde e rosso per la moda,
il passo è quello lento e gaio della provincia.
-Attilio Bertolucci-

"Miscellanea settembrina"

 
“Chiaro cielo di settembre
Illuminatore paziente
Sugli alberi frondosi,
Sulle tegole rosse”.

ATTILIO BERTOLUCCI, da “Settembre”, Sirio, 1929


"La sera spoglia il vento
dell’ultimo colore
e spera che il suo lento
declino sia l’amore
nostalgico del fuoco".

ALFONSO GATTO, da “Aria di settembre”, Poesie 1929-1941


"Settembre, dolce come un fanciullo malato,
si stende pigro su la proda del fosso,
tra l’erba secca fiorita di pallido rosso,
a guardare nell’acqua, tristemente beato”.

DIEGO VALERI, da “Settembre”, Poesie, 1962

"La via del rifugio"


"Nonno, l'argento della tua canizie 
rifulge nella luce dei sentieri
passi tra i fichi, i susini e i peri
con nelle mani un cesto di primizie:

«Le piogge di Settembre già propizie
gonfian sul ramo i fichi bianchi e neri,
susine claudie... A chi lavori e speri
Gesù concede tutte le delizie»”
-G.Gozzano-