martedì 28 giugno 2011

Come si diventa poeti


“A volte può essere utile innamorarsi di un mobile, di un libro, di un sogno, e di tutto quello che può stare dentro un mobile, un libro, un sogno. Oppure osservare gli alberi, le strade, gli insospettabili cavalcavia che portano su altre strade ed altri cavalcavia, le case che ci abitano dentro come noi abitiamo le loro stanze, i viaggi, le persone e le lingue che incontriamo nei viaggi, le domande feroci che a volte ci picchiano in testa. Quanti perchè? E Dio? Ma è proprio vero che si muore? Non esprimere fino in fondo un’idea equivale a lasciarla confusa. Per far bene le cose bisogna voler bene a un sacco di cose, farsi volentieri delle domande, imparentarsi con pensieri irregolari e poi scegliere i più redditizi, i più affidabili e duraturi, assieme alle parole giuste, più giuste di un vestito su misura, tagliato da un sarto.
Però si può pensare da poeti anche senza scrivere un verso.
Questo è il bello.
Basta saper leggere il Grande Libro della Vita, entrando nelle pieghe dei giorni, nelle storie degli altri e nella testardaggine di chi c’era prima di noi.
-Ennio Cavalli-

Infelicità


L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti felicità.
-Eugenio Montale-

martedì 21 giugno 2011

Sonetto22


Non mi convincerà lo specchio ch’io sia vecchio,
fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni;
ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe,
allora m’aspetto che morte termini i miei giorni.
Infatti, tutto il decoro di tua bellezza
non è che luminosa veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
e allora come potrei essere di te più vecchio?
Perciò, amore mio, abbia di te gran cura,
come anch’io farò, non per me, ma per tuo bene,
custodendo il tuo cuore teneramente,
come nutrice col suo bimbo, che non gli incolga male.
Non contare sul tuo cuore quando il mio sia spento;
tu me lo donasti non per averlo indietro.
-W. Shakespeare-

lunedì 20 giugno 2011

Perchè mi domandi se sono uno dell'Africa


...Perché mi domandi se sono uno dell'Africa, 
se sono uno dell'America, 
se sono uno dell'Asia, 
se sono un europeo?
Sono soltanto un uomo.
Aprimi fratello, aprimi la porta, 
aprimi il cuore, perché sono un uomo... 
l'uomo di tutti i tempi, l'uomo di tutti i cieli, l'uomo: 
uno come te. 
(René Philombe)

Non avere paura del mio silenzio

 
Non avere paura del mio silenzio
Non ti voglio mai rinchiudere
In una gabbia di parole
Ma incontrarti ogni volta come per caso
E fare un po' di strada insieme
Per condividere un sorso di vita
Con chi ha la borraccia più piena
E magari sederci sotto un albero
Ai bordi di quella che chiamano realtà
Sul nostro cammino verso l'Infinito.

-Nicholas Bawtree-

domenica 19 giugno 2011

Sensazione



Le sere blu d'estate,andrò per i sentieri
graffiato dagli steli,sfiorando l'erba nuova:
ne sentirò freschezza,assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri,tacendo nel profondo:
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo,
guardando la Natura,come un innamorato.
 -A.Rimbaud-

D'estate


Le cavallette sole
sorridono in mezzo alla gramigna gialla.
I moscerini danzano al sole
trema uno stelo sotto una farfalla.
-G.Pascoli-

Temporale Estivo




Le nuvole grigie e nere si urtano,
si pigiano spinte dal vento, nascondono
il sole, oscurano il cielo.
Ci son ancora, qua e là, lembi d'azzurro,
ma vanno facendosi sempre più piccoli,
sempre più radi.
Ecco un lampo: guizza, abbaglia,
sembra incendi il cielo.
Poi scoppia il tuono.
Un tonfo forte, un brontolio lungo.
I passeri si rifugiano
sotto i tegoli, le rondini volano basse,
senza stridi.
Cadono le prime gocce d'acqua, si fanno
fitte, sembrano grossi aghi lucenti.
Poi la pioggia scroscia impetuosa.
-Federigo Tozzi-

Vento di Prima Estate



A quest'ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente;
le risse e le sassaiole
chiassose,nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi,dopo sfrenate
rincorse.
-G.Caproni-

Notte d'estate

                                               
L'acqua della fonte
suona il suo tamburo
d'argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.

F.Garcia Lorca

L'estate su i campi


Splende a distesa il giorno
rosato alla pianura,
la tremula calura
richiama a lungo intorno
dall’alto il visibilio
dei passeri nel sole.
...Il grano trema e nere
si schiudono farfalle
all’afa azzurra; d’oro,
riversa a quel ristoro
di luce, nelle gialle
stoppie bisbiglia l’aria...
...Così morbido e solo
scorre sul fiume il verde
silenzio che alle valli
odoroso si perde.
Restano i campi gialli,
monotona campagna
dei grilli e della sera...
 
Alfonso Gatto

Estate

 
Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.

La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell'approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.
-H. Hesse-

Estate

E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.
-A Machado-

mercoledì 15 giugno 2011

Il viaggio


Si possono percorrere milioni di
chilometri in una sola vita
senza mai scalfire la superficie dei
luoghi né imparare nulla
dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio
sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia
da raccontare.

Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le cose
camminando si sanano le ferite
del giorno prima.
Cammina guardando una stella
ascoltando una voce
seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita
curando le ferite lasciate dai dolori.

Niente può cancellare il ricordo del
cammino percorso.
-Rubén Blades-

sabato 11 giugno 2011


Il linguaggio dell'amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso.
-Roberto Musil-

La Vecchia


Allora la vecchia mi disse:
“Guarda questa rosa secca
che un giorno fu incantata
dallo sfarzo della sua stagione;
il tempo che sbriciola anche altissime mura
non priverà questo libro della sua saggezza.
In questi petali secchi c’è più filosofia
di quella che può darti la tua saggia biblioteca;
essa sulle mie labbra pone la magica armonia
con cui sul fuso incarno i sogni della mia rocca.”
“Sei una fata”, le dissi. “Sono una fata”, mi disse,
“e celebro l’esultanza della primavera,
donando vita e volo a queste foglie di rosa.”
Si trasformò in una principessa profumata
e nell’aria sottile, dalle dita della fata
volò la rosa secca come una farfalla.
-Rubén Darío-

venerdì 10 giugno 2011

Ostello


Questo essere umano è come un ostello
Ogni mattina un nuovo arrivo
Gioia, depressione, inutilità,
Una momentanea consapevolezza
Giungono come ospiti inattesi.

Accoglili e intrattienili tutti
Anche se sono un gruppo di dolori
Che violentemente invadono la tua casa
e la svuotano di ogni cosa.
Ugualmente tratta l'ospite con onore
Forse sta preparando lo spazio
per una nuova delizia.

Il cattivo pensiero, la vergogna, la malignità,
Incontrali tutti sulla soglia, ridendo,
e invitali a entrare.

Sii grato per chiunque arrivi,
perchè ognuno è stato mandato
come una guida
dall'Aldilà.
-Rumi- (poeta persiano del 1300)